Fare ordine tra tutta la roba pubblicata nella saga dei Cavalieri dello Zodiaco non è facile. Sia perché come tanti anime, è tratto da un manga che segue la stessa storia, sia perché esistono titoli che non sono mai usciti dal Giappone ed altri che hanno cambiato nome con l’arrivo nei mercati occidentali. Insomma, un casino.
E i problemi partono già dal titolo, perché da noi è arrivato con il titolo di Cavalieri dello Zodiaco, ma è passato dall’America dove è conosciuto come “Saint Seiya: Knights of the Zodiac”, mentre in Giappone è semplicemente Saint Seiya. Visto che da noi arriva tutto con un certo ritardo, le date alle quali farò riferimento sono quelle giapponesi.
Visto che la questione della canonicità è piuttosto complicata per quanto riguarda quest’opera, ho dovuto scavare nei meandri dell’internet per capire cosa è canonico e cosa no. Sostanzialmente quello che viene scritto da Kurumada in persona è da considerarsi canonico e lo troverete affiancato da un simbolino verde (◙). Con l’anime si è come creata una linea di canonicità parallela, quindi indicherò le cose canoniche solo con l’anime con l’arancione (◙), mentre tutto ciò che non è canonico con la saga principale lo indicherò con il rosso (◙). Che poi è veramente un sacco di roba. Fatta questa dovuta premessa, è il momento di iniziare. Sappiate che sarà un viaggio lungo, doloroso e confusionario. Ne varrà la pena? Me lo direte alla fine dell’articolo, se vorrete.
Sommario
◙ 10 settembre 1986: Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco (Manga)
L’inizio della saga dei cavalieri dello zodiaco, un capolavoro che porterà tanti attuali trentenni e passa come me a continuare a guardare cartoni animati per bambini solo per il gusto di vedere dei ragazzini che si ammazzano tra loro. Sadismo? Forse, ma cazzo quanto è figo. Il manga fa un successone e le pubblicazioni vanno avanti per anni, comprendendo l’arco narrativo delle Galaxian Wars, dei Black Saint, del Sanctuary Arc, a sua volta diviso in Silver Saint e Gold Saint, continuando con il Poseidon Arc e chiudendosi con l’Hades Arc il 10 aprile del 1991. Tutto il malloppone porta la firma di Kurumada, un giapponese con la fissa per la mitologia greca e per i bambini che si picchiano al parchetto. Un po’ come me, ma lui ha più soldi.
Non ho veramente idea di quante versioni abbia questo manga, ma visto che ha cambiato, solo in Italia, diverse case editrici, azzardo che comunque anche in giapponese ce ne siano diverse. Alla luce di tutta la roba che leggerete tra poco (se la leggerete), sto pensando di fare un numero speciale di questa rivista solo per trovare tutte le varie versioni di tutti i manga dei cavalieri. Forse succederà, forse no, ma me lo segno tra le idee.
◙ 11 ottobre 1986: Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco (Anime)
Non appena un manga fa due soldi, i giapponesi ne tirano fuori una versione anime. Probabilmente per fare soldi anche su quelli che proprio di leggere non ne hanno voglia. O che come me odiano i manga perché si leggono al contrario ed io al contrario non capisco niente. Ma tant’è che la serie animata che tutti conosciamo comprende canonicamente le Galaxian Wars, il Black Saint Arc, il Sanctuary Arc (anche qui diviso tra Silver Saint e Gold Saint), interrompendosi però alla fine di quest’ultimo. Forse per sadismo nei confronti dei fan o solo per allungare il brodo, a questo punto viene introdotta una saga completamente filler che tutti ricordiamo come la saga di Asgard (◙). Storia caruccia eh, ma si vede che non c’è la mano dell’autore dietro. Da qui prenderà quindi vita la canonicità dell’anime, che comprende le storie principali più tutti i riferimenti a sta cosa. Si riprende poi la canonicità vera con il Poseidon Arc al cui termine, nel 1989, verrà interrotto l’anime.
E l’Hades Arc? Beh per quello e per chiudere tutta la storia principale iniziale abbiamo dovuto aspettare fino al 2002. Tredici anni di pausa e di bestemmie in cui più o meno tutti davano l’anime per morto.
◙ 18 luglio 1987: I Cavalieri dello Zodiaco: La Dea della Discordia
Quasi un anno di anime e ancora non abbiamo fatto un film OAV? Dobbiamo rimediare! Ed ecco che dalle penne degli schiavi della Toei viene fuori il primo dei film non canonico sui Cavalieri dello Zodiaco. Originariamente chiamato “Saint Seiya The Movie” e poi rinominato in “Saint Seiya – Evil Goddess Eris” quando si sono resi conto che volevano fare altri film, qui appare per la prima volta Eris (poi ripresa e retconnata in Saintia Sho) come sorella di Atena. Per avere il suo regno ha resuscitato un po’ di gente della serie originale dando loro delle armature fantasma. Ne esiste anche una versione italiana con i dialoghi più fedeli all’originale chiamata Saint Seiya: Seiya il sacro guerriero.
◙ 10 agosto 1987: Saint Seiya: Gold Legend
Il primo vero videogame ispirato alla saga e fabbricato da altri schiavi sulla prima Nintendo. Impersoneremo Seiya in un gioco a scorrimento (che negli anni ‘80 andavano forte), in cui in ogni livello affronteremo dei boss che il nostro ragazzino protagonista ha sconfitto nella saga dei Cavalieri dello Zodiaco. Lo scopo sarà quello di superare tutte e dodici le case, sconfiggere Saga di Gemini e salvare Atena. Esiste solo in giapponese e in francese… che poi perché il francese si e l’italiano no? Cosa è, razzismo? Ah, comunque in patria lo chiamano Saint Seiya Ougon Densetsu. Spero di non dover specificare che non è canonico… ah, lo devo fare? Non è canonico.
◙ 12 marzo 1988: I Cavalieri dello Zodiaco: l’Ardente Scontro degli Dei
Secondo film della saga, anche questo con un po’ di nomi alternativi. Viene conosciuto, nella sua versione più fedele al Giappone con il nome di “Saint Seiya: Seiya il sacro guerriero – La sanguinosa battaglia degli dei“. Nel film viene introdotto per la prima volta il mondo degli asgardiani, con i vari dei nordici che si scontrano con i protagonisti perché, al solito, qualcuno ha rapito Atena. Fattelo dire, mia dea, fai veramente cagare come dea. La cosa curiosa è che fu proprio il successone di questo film in patria a spingere la Toei a introdurre nell’anime la saga di Asgard. Diciamo che tuttavia gli eventi qui narrati non sono per nulla canonici neanche con l’anime, anche se si fanno dei piccoli riferimenti all’OAV in quest’ultimo, ma penso più per citazionismo che per canonicità. Più che altro perché poi molte cose vengono contraddette.
◙ 30 marzo 1988: Saint Seiya Gold Legend Finish
Più che un seguito pare una versione risistemata del videogame precedente. Ancora un picchiaduro a scorrimento, ancora la scalata delle dodici case, ancora per Nintendo. In questa versione però oltre al nostro Pegasus si può scegliere, a inizio livello, anche uno degli altri bronzini. Il gioco in questo caso rispetta più fedelmente la storia e, scegliendo il personaggio giusto in un determinato livello, si ha non solo un bonus ai danni, ma anche delle piccole chicchette da fanservice. Il suo titolo giapponese è Saint Seiya: Ogon Densetsu Kanketsu Hen. Che pare un po’ una bestemmia e forse lo è.
◙ 13 luglio 1988: Nebula Chain Kyodai no Kizuna
Seppur non canonica ai fini stessi del manga o dell’anime, questa storia venne prodotta con l’idea di ampliare e approfondire i rapporti tra i personaggi. Temporalmente si svolge subito dopo la battaglia con Docrates, durante la prima parte del Sanctuary Arc. In particolare qui abbiamo Shun di Andromeda che torna ad affrontare i Black Saint. Ad aiutarlo arriva anche Ikki di Phoenix, che affronta e sconfigge il black saint di Phoenix. Insomma, niente di così eccezionale, ma è una di quelle chicche da collezione che spesso vengono ignorate. Opera scritta da Takao Koyama e che poi dà il titolo a una delle colonne sonore della saga.
◙ 23 luglio 1988: I Cavalieri dello Zodiaco: La Leggenda dei Guerrieri Scarlatti
Terzo film della saga dei cavalieri dello zodiaco che potete trovare sotto il nome di “Saint Seiya: il sacro guerriero – La leggenda del ragazzo del sole”. Visto che non stavano spremendo abbastanza il franchise all’epoca, la produzione di un altro film a pochi mesi dal secondo sembrava un’ottima idea. Che dire, qui il nemico è Apollo e anche tutta questa storia è roba non canonica. La trama è decisamente debole, in quanto per l’ennesima volta Atena è in pericolo (anzi, a sto giro è proprio morta) e deve essere salvata dai nostri eroi. I cavalieri d’oro esistono come belle statuine e non servono a un cazzo, come loro solito, lasciando fare tutto a quelli stagisti dei bronzini. Perché sporcarsi le mani e rischiare di lavorare quando si può mandare avanti la carne da macello che fa tutto il lavoro? Ah l’Italia il Grande Tempio.
◙ 10 agosto 1988: Saint Seiya Cosmo Special
I fan giapponesi del nuovissimo marchio Saint Seiya erano lì, con la bava alla bocca aspettando di saperne di più. Ne volevano ancora, volevano capire come sono nate le armature, gli dei e tutto il resto. Così Kurumada decise di creare un mook (na roba tutta giapponese) di 224 pagine, che raccontasse la storia del suo mondo. Certo, non sono 224 pagine di storia (altrimenti non ne sapremmo così poco), ma al suo interno racchiude anche varie interviste e addirittura un gioco da tavolo simile al Gioco dell’Oca, ispirato però alla scalata delle dodici case dello zodiaco, chiamato Battle Road Game (che fantasia). Sta specie di compendio/enciclopedia è del tutto canonica.
◙ 09 novembre 1988: Kusukariba Hiwa - Saga! Yabo no Jokyoku
Seconda storia dedicata ad ampliare i rapporti dei personaggi e ad espandere la conoscenza dell’universo di Saint Seiya. Sempre di Takao Koyama, sempre non canonica. Temporalmente questa storia si svolge tredici anni prima dell’inizio del manga. Vediamo Shura di Capricorn rientrare dall’allenamento sui Pirenei, convocato dal Pope insieme ad Aiolos di Sagitter. Nella stanza arriva anche Saga, rientrato dalla missione di sorveglianza al sigillo di Poseidon. La notte il Pope viene assalito da uno dei Marina Generals, ma Shura e Aiolos riescono a ferirlo a un braccio. Il giorno dopo Pope Ares nota che Saga è ferito al braccio e lo convoca per chiarire la situazione. Saga confessa di essere l’assalitore e uccide Ares, poi inizia ad impersonarlo. Ed ecco come How I Met your Pope.
◙ 18 marzo 1989: I Cavalieri dello Zodiaco: L’Ultima Battaglia
Ahahahahahah l’hanno davvero chiamato “l’ultima battaglia”. Ma neanche per il cazzo, siamo ancora nel 1989 e i nostri cavalieri delle costellazioni sbrilluccicose hanno ancora tanti nemici da maciullare e dai quali essere maciullati. Ma si sa che per vendere si è disposti anche a fare dei titoli clickbait, non è vero giornalismo italiano?
Comunque, Conosciuto anche come “Saint Seiya: Il sacro guerriero – I Combattenti dell’Ultima Guerra Sacra”, il quarto film arriva alla fine della messa in onda dell’anime originale e tenta disperatamente di battere il ferro finché è caldo, sperando che i giapponesi non ne abbiano già piene le palle. Il nemico di turno è addirittura Lucifero e si, la trama è un po’ rubacchiata dalla saga di Hades. Anche questo non canonico.
◙ 19 aprile 1989: Megami! Onaru Ai
Terza e ultima storia di Takao Koyama dedicata all’approfondimento dei rapporti tra i personaggi di Saint Seiya. Temporalmente la storia si colloca tra la fine del Sanctuary Arc e l’inizio dell’Asgard Arc. All’interno della storia infatti Lady Isabel/Saori riflette sul rapporto che ha con i vari bronzini, rendendosi conto che prova qualcosa per Seiya. Sebbene cerchi di vederlo mentre è nel tempio a curarsi (guardona), ciò le viene impedito da Mu di Aries, che si rende conto della cosa e l’ammonisce, dicendo che l’amore della dea Athena deve essere uguale per tutti i suoi saint. E niente, la storia è solo questa… una romance senza romance, praticamente è solo una breve sega mentale.
◙ 13 novembre 1992: Saint Seiya Paradise
Terzo videogame della serie, questa volta pubblicato per il primo Game Boy. Qui si ripercorrerà tutta la serie animata, fatta eccezione per tutti i filler, fino ad arrivare a sconfiggere Nettuno, per salvare ancora una volta Atena. E si, anche qui c’è la scalata alle dodici case, non è che ce la possiamo far mancare, vero? Alla fine il fan vuole solo quello. In giapponia il titolo ha un altro nome: Saint Paradise: Saikyo no Senshitachi. Che non so, mi sembra tanto il nome di un piatto da sushi.
◙ 2001: Saint Seiya Taizen
Volume enciclopedico dedicato alla saga dei Cavalieri dello Zodiaco, con dentro tutte le armature, i personaggi e le varie robe apparse fino a quel momento. Attualmente è una delle fonti ufficiali migliori della serie. Venne pubblicata cartacea in un momento in cui ancora non esisteva Wikipedia e le wiki dedicate, quindi qualcuno è anche andato a comprarla. Ora ci basta fare un giretto online per trovare tutte quelle info. Certo che comunque, averla cartacea è un gran casino, più che altro perché bisogna farsela arrivare dall’estero. Ne ho trovate diverse a costi anche abbastanza ridotti, ma sono comunque in giapponese.
◙ 28 agosto 2002: I Cavalieri dello Zodiaco: Gigantomachia
Scritto da Tatsuya Hamazaki e supervisionato da Kurumada, questo è il primo romanzo dedicato alla saga dei Cavalieri dello Zodiaco. L’opera è divisa in due volumi: The Story of Mei pubblicato appunto il 28 agosto e The Story of Blood, pubblicato il 21 dicembre sempre del 2002. Il bello di questo libro è la sua ambientazione: la Sicilia! Infatti la trama vede i cavalieri di bronzo affrontare i titani che hanno intenzione di risvegliare Tifone, sigillato millenni orsono alle pendici dell’Etna. Entrambi i romanzi sono disponibili in italiano e, temporalmente parlando, questo arco narrativo dovrebbe svolgersi tra il Poseidon Arc e l’Hades Arc.
◙ 19 dicembre 2002: Saint Seiya: Typing Ryu Sei Ken
Io di questo gioco ne so veramente pochissimo. L’ho solo trovato citato e, da quanto ne ho capito, si tratta di un gioco educativo per bambini uscito solo in giapponese e che non ha mai varcato le linee di confine del Sol Levante. Da quel che so avrebbe dovuto insegnare ai cuccioli di hikikomori a digitare sulla tastiera. Non riesco a trovarlo in vendita da nessuna parte nel magico mondo dell’online, quindi suppongo che se ne possedete una copia, siete sicuramente dei collezionisti accaniti. Molto accaniti. E comunque la storia è sempre la stessa: Galaxian Wars, Sanctuary Arc e fine.
◙ 31 luglio 2003: Saint Seiya Ougon Densetsu Hen Perfect Edition
Uno scioglilingua per un videogame che altro non è se non un pacchetto di Gold Legend e Gold Legend Finish, uniti insieme e risistemati per girare anche su Wonderswan color. Anche la difficoltà è stata ridotta di molto, con dialoghi allungati e alcuni combattimenti eliminati. Uscito solo in Giappone. E voi direte: tutto qua? Beh si, tutto qua. È solo una collection, nulla più, peraltro quei geni l’hanno fatta girare su una console che fuori dal Giappone praticamente non conosce nessuno. Boh. Forse costava troppo farla per PC o per console più normali tipo la PS2 dell’epoca.
◙ 29 gennaio 2004: Saint Seiya: Saga del Cielo -Overture- Introduction
Questa è forse l’unica opera di Masami Kurumada ad essere considerata non canonica. È un manga di 8 pagine a colori che fa da prologo al film Saint Seiya: Heaven Chapter – Overture. Inizialmente il manga, così come il film, doveva essere canonico e doveva dare il via alla Saga del Cielo. Tuttavia l’uscita di Next Dimension ha reso non canoniche entrambe le opere.
◙ 14 febbraio 2004: I Cavalieri dello Zodiaco: Le Porte del Paradiso
Finalmente un film che non ha titoli alternativi. Più o meno. Beh, diciamo che in questa affermazione non sto considerando il titolo giapponese e quello americano. Esce nel disperato tentativo di risvegliare la passione per la serie, mettendo Atena contro due gemelli: Apollo e Artemide (oh, si vede che Apollo per i giapponesi è proprio cattivo). Anche questa è una storia non canonica, tirata giù talmente a caso che neanche i fan riescono a spiegarsela. Temporalmente si colloca alla fine dell’Hades Arc e doveva inizialmente fare da ponte narrativo con lo Zeus Arc (che in effetti è l’unico che manca tra gli dei greci maggiori), ma quest’ultimo non venne mai realizzato. Questo no, però Saint Seiya Omega si… Toei, ma state bene con il cervello o no?
◙ 7 aprile 2005: I Cavalieri dello Zodiaco - il Santuario
Altro videogame, altra scalata alle dodici case… vi prego, baastaa!! Inventate una nuova storia, una nuova trama… e niente ancora la stessa solfa, ma questa volta in versione picchiaduro stile Tekken. Ci sono in realtà ben pochi personaggi, tra cui i dodici cavalieri d’oro, i cinque bronzini e tre cavalieri d’argento. Venne pubblicato per PS2, anche se la grafica lasciava abbastanza a desiderare e i personaggi sembravano più delle action figure che dei veri e propri combattenti.
◙ 27 aprile 2006: Saint Seiya: The Next Dimension - Myth of Hades
Scritto da Kurumada in persona, The Next Dimension – Myht of Hades è il seguito diretto di Saint Seiya. Al momento esiste solo come manga e non è ancora stato completato. La trama vede Atena intenta a risvegliare Seiya dal coma, scoprendo che è sotto la maledizione della spada di Hades. Per poterla spezzare chiede a Chronos, dio del tempo, di essere mandata indietro fino alla Guerra Sacra del XVIII secolo, l’ultima guerra nota in cui la spada si è manifestata, in modo da romperla e impedire che nel futuro possa maledire Seiya.
Ancora una volta ci sarà la scalata delle dodici case ma, perlomeno, a sto giro facciamo la conoscenza di nuovi cavalieri d’oro, cavalieri canonici che appartengono al passato e che non sono stati inventati di sana pianta con lo scopo di fillerare spazi vuoti. Piccola chicca: durante la storia si scopre anche l’esistenza di un tredicesimo cavaliere d’oro, Ophiucus, così potente che è stato cancellato dagli dei stessi. Si vede che stava sul cazzo a tutti.
◙ 8 dicembre 2006: Saint Seiya The Lost Canvas (Manga)
Ad opera di Shiori Teshirogi, questo manga non canonico si pone anch’esso come prequel della serie originale, ma con qualche secolo di anticipo. È infatti ambientato nel 1700 e narra la guerra sacra dell’epoca dovuta al risveglio di Ade. La pubblicazione di questa serie andrà avanti fino a maggio del 2011, supportata poi dall’uscita di 16 volumi successivi chiamati The Lost Canvas Gaiden, che narrano delle ministorie riguardanti i vari cavalieri d’oro dell’epoca. La produzione di questi volumi avrà poi termine nel giugno del 2016, ma verrà seguita da ulteriori sei volumi in formato tankobon che verranno pubblicati fino ad aprile 2020. Da questa serie venne poi tratto un artbook chiamato The Lost Canvas Illustration. Insomma, sta cosa ha fatto un po’ di successo e subito sbam, tutti a mangiarci sopra con artbook, spin-off dello spin-off e altra roba. E poi dicono che il Giappone non è capitalista.
◙ 1 febbraio 2007: I Cavalieri dello Zodiaco - Hades
Sequel diretto del Santuario, tratta le vicende della saga di Hades e possiamo dire che effettivamente è il primo videogame della serie in cui le possiamo giocare. Ancora una volta pubblicato per PS2, la grafica sembra giusto un attimino migliorata rispetto al capitolo precedente, ma quel senso di giocattoloso e action figure lasciato dai modelli dei cavalieri, permane. E no, non ditemi che non si può fare di meglio perché roba come Tekken Tag Tournament o Dragon Ball Budokai Tenkaichi sono per PS2 e, sebbene utilizzino stili grafici molto diversi tra loro, sono decisamente di un livello superiore. Il rooster di personaggi è lo stesso identico del gioco precedente, con l’aggiunta di tre specter. Niente di eccezionale insomma.
◙ 20 maggio 2008: Saint Seiya Episode G (Manga)
La saga dei Cavalieri dello Zodiaco torna in versione manga una seconda volta dopo quasi vent’anni dalla conclusione della saga di Hades. Episode G si pone come prequel, svolgendosi sette anni prima di Saint Seiya e vedendo i cavalieri combattere per proteggere la pace sulla terra, minacciata dai titani. Lo spin-off è scritto da Okada ed ebbe un discreto successo, così ricevette due seguiti, chiamati rispettivamente Episode.G: Assassin e Episode.G: Requiem. La sua pubblicazione si concluse nel dicembre del 2019 sebbene ci siano state larghe pause tra le saghe.
◙ 24 giugno 2009: Saint Seiya The Lost Canvas (Anime)
Pubblicato in una serie di OVA (Original Video Animation), gli episodi vennero rilasciati prima in DVD e poi in blu-ray. La serie è composta da due saghe, pur essendo pensata su tre. Infatti si interrompe e non dà a noi spettatori, una conclusione adeguata. Attualmente non c’è nessun piano di produzione per il completamento della versione animata che finisca di trasporre le vicende per come si concludono nel manga. Ho cercato un po’ in rete e pare che a far deragliare il progetto sia stato lo scarso seguito avuto in madrepadria. Certo che comunque sono proprio delle merde. Ero lì, che mi stavo gustando questa serie e mi stava pure piacendo e, dopo una cinquantina di episodi ecco che, sul più bello, la serie finisce e non se ne sa più nulla. A me i manga fanno schifo, vogliamo concludere sta cazzo di serie anime perfavore? Eh Toei? perché ci sei sempre di mezzo te quando si fanno ste cagate?
◙ 19 maggio 2011: Saint Seiya: The Lost Canvas - The Myth of Hades Gaiden
Arrivato da noi come I Cavalieri dello zodiaco – The Lost Canvas – Il mito di Ade – Extra, si tratta proprio di quella serie di spin-off dello spin-off di cui parlavo prima. A confondere ancora di più i collezionisti c’è anche un’altra versione di questa raccolta che prende il nome di The Lost Canvas – The Myth of Hades – Anecdotes. A questa raccolta si devono affiancare poi due storie apparse sulla rivista Princess Gold. Il primo si intitola Yuzuriha Gaiden: Chizumi no mon, pubblicato nel 2009 e racconta la storia del Saint d’argento Crane. Il secondo, Special Side Story venne pubblicato nel 2014 per omaggiare i quarant’anni di carriera in cui Kurumada ha fatto finta di lavorare, lucrando sui prodotti non canonici scritti da altri, ma sotto il nome della sua opera.
◙ 23 novembre 2011: I Cavalieri dello Zodiaco - Cronache di guerra
La saga sbarca finalmente su PS3, ma la grafica non sembra essere stata ritoccata poi tanto. Oltre alla classica scalata alle dodici case c’è la possibilità di accedere a contenuti originali con l’acquisto dei DLC. E che si basi tutto su queste aggiunte è palese visto che anche i personaggi giocanti, all’inizio, rasentano la decina e solo con i DLC si possono ampliare. Purtroppo è un gioco figlio di quegli anni in cui i DLC erano la truffa più remunerativa per le software house. Lo si trova in commercio anche con il titolo di Saint Seiya: Sanctuary Battle. Perché l’originalità proprio ci esce dal culo.
◙ 1 aprile 2012 Saint Seiya Omega (Anime)
Ed ecco che come fosse il più grosso dei pesce d’aprile della storia, arriva la serie di Omega, uno spin-off non canonico che si propone come seguito diretto della serie originale (post Hades), ma che combina casini su casini e rovina tutto in poche semplici mosse. Le armature ora sono legate a degli elementi e conservate in delle pietre magiche (tipo gemme), viene introdotto il dio Marte (anche se nella serie principale era già stato sconfitto Ares) e ancora un volta si corre per le case dello zodiaco. La serie vede protagonista Koga, un bambino dalle origini sconosciute (non spoilero, non sia mai che vi vogliate rovinare la vita anche voi vedendovi la serie), affidato ad Atena. E se questo primo arco narrativo fa schifo, il secondo con la dea Pallas è ancora peggio. Potete comunque leggere la mia opinione piena di odio e di astio nell’articolo dei Cavalieri dello Zodiaco.
◙ 21 giugno 2014: I Cavalieri dello Zodiaco: La Leggenda del Grande Tempio
Ennesimo film della saga dei cavalieri dello zodiaco, viene riproposta in 3D tutta la storia delle dodici case, con qualche aggiustamento alla trama e ai personaggi per far stare tutto nelle due ore e qualcosa del film. Nulla di speciale, ma i personaggi sono comunque realizzati meglio della versione Netflix. E comunque io mi sarei anche rotto il cazzo delle dodici case dello zodiaco. Si, lo so che i cavalieri prendono il nome da quello, ma poi anche basta. Se ci mettiamo a fare un gioco alcolico nel quale si beve ogni volta che questa saga è stata ripresa, ritrasposta e riadattata, penso che ci ritroviamo tutti ubriachi già dopo venti minuti.
◙ 12 aprile 2012 Saint Seiya Galaxy Card Battle
Prendete un RPG, mischiatelo a un gioco di carte e trasformate il tutto in un’app per cellulari, fatto? Ecco, ne sarebbe uscito questo gioco dimenticato da chiunque. Non ho assolutamente idea di come funzioni, nelle mie ricerche sono riuscito a risalire a qualche screen e a un video promozionale, ma nessuno di questi fa vedere del gameplay vero e proprio. A occhio comunque direi che non è più attivo da un pezzo, anche se non posso esserne completamente sicuro.
◙ 29 novembre 2012: Saint Seiya Ω Ultimate Cosmo
Il classico picchiaduro da console, arrivato su PSP con i personaggi della serie Omega. Il rooster ammonta a circa una ventina di personaggi giocabili, comprese delle rivisitazioni dei cavalieri di Poseidone e del dio stesso. È arrivato anche in Europa, ma non credo abbia avuto tutto questo successo, anche perché se non avessi fatto qualche ricerca, ora come ora non ne saprei nulla della sua esistenza.
◙ 26 marzo 2013: Saint Seiya Omega (Manga)
Abbiamo fatto un anime e non c’è un manga ad accompagnarlo? Sacrilegio! Scrittori-scimmia, correte subito a fare degli screen-shot all’anime per metterci sopra il filtro bianco-nero. Ci aggiungeremo poi dei fumetti e sprecheremo della carta per ristampare quella storia di merda di Omega nella sua interezza anche in versione cartacea. Io vi giuro che se fossi un collezionista della saga dei cavalieri dello zodiaco e non un semplice fan, avrei già da tempo finito le bestemmie. Ma roba che dopo gli dei cristiani e tutte le madonne, avrei iniziato a insultare tutti gli dei dell’olimpo e i cavalieri d’oro.
◙ 16 maggio 2013: Saint Seiya Online
Non ho fatto una ricerca approfonditissima su questo videogame, ma la farò, lo giuro. Da quel che ho letto però, sembra che il gioco fosse inizialmente pensato per il 2009, ma a seguito di diversi ritardi, alla fine è arrivato nel 2013. La cosa curiosa è che uscì in alpha nel 2011, per essere playtestato e solo successivamente rilasciato in America. Il gioco permetteva di creare il proprio cavaliere in un gioco stile MMORPG. Ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto provarlo. Cazzeggiando un po’ tra le wiki ho scoperto anche che il level cap era impostato al 100 e che venivano introdotte una marea di armature nere non canoniche, ma comunque molto stilose.
◙ 13 agosto 2013: I Cavalieri dello Zodiaco: Sainthia Sho - Le sacre guerriere di Atena (Manga)
Maaa vi siete resi conto di quanto I Cavalieri dello Zodiaco siano maschilisti? Fatta eccezione per Castalia e Tisifone, praticamente non ci sono femmine nell’opera. E no, Lady Isabel non vale. La nostra dea Atena non è un vero e proprio personaggio, bensì una scusa incarnata in una fastidiosa adolescente dai capelli viola che costringe i nostri ragazzini a menarsi tra loro. La povera Chimaki Kuori, fan dell’opera e delusa dal non sentirsi rappresentata, ha così deciso di farsi la sua versione della saga, Saint Seiya: Sainthia Sho, con delle cavaliere femmine che combattono altre femmine per proteggere una femmina. Potere della vulva, vieni a meeeeee!!!
◙ 17 ottobre 2013: Saint Seiya: Brave Soldiers
Picchiaduro che ruba a piene mani da Tekken, ma facendo le cose meglio dei suoi predecessori. Iniziamo dal fatto che si possono giocare circa una cinquantina di cavalieri diversi, con vari costumi alternativi e diverse modalità di gioco. Con la modalità Chronicles si ripercorre la storia classica della saga, ma ce ne sono altre dedicate al survivor e la modalità collection. Interessante titolo per PS3, da provare.
◙ 10 gennaio 2014: Saint Seiya Cosmo Slottle
Giochino mobile rilasciato solo in Giappone e, come dice il nome, è basato tutto su slot-machine e altri giochini tipici del Giappone. La storia è sempre quella del manga classico, ma comprende solo le Galaxian Wars e la scalata alle dodici case. Insomma, proprio lo stretto necessario affinché si possa definire un gioco dei cavalieri dello zodiaco.
◙ 01 aprile 2014: Saint Seiya: Big Bang Cosmo
Un cardgame rilasciato su una piattaforma di gaming chiamata Mobage. Voi l’avete mai sentita? No, neanche io. Non ho trovato molte info su questo gioco, ma è ormai irrecuperabile, tutto il supporto al gioco e il gioco stesso sono stati terminati nel 2017. Se dovessi trovare nuove info, magari tornerò qui a inserirle, sta roba non è da collezione, di più: è letteralmente introvabile e inacquistabile.
◙ 05 aprile 2014: I Cavalieri dello Zodiaco - Episode G: Assassin
Temporalmente posizionato dopo Episode G, ma prima dell’inizio del manga di Saint Seiya, Episode G: Assassin racconta le vicende di Aiolia di Leo, che insegue Shura di Capricorn in un viaggio nel tempo, credendolo un traditore. Nel futuro incontrano eroi mitologici provenienti da un sacco di mitologie diverse, che hanno tanta voglia di fargli il culo. Scoprono quindi che sono finiti nel futuro di un universo alternativo che è in guerra con un altro mondo: il Lost World. E no, non è il Jurassik Park.
◙ 11 aprile 2015: Saint Seiya Soul of Gold (Anime)
Anche questo è uno spin-off non canonico che vede protagonisti i dodici cavalieri d’oro, ancora impegnati a combattere dopo le vicende di Hades. Realizzato decisamente meglio di Omega, questo è carino e da vedere. E direte voi, ma metà di quei cavalieri non era morta? Beh si, infatti si ritrovano tutti quanti resuscitati direttamente ad Asgard! La cosa ancora più curiosa è che questa serie, seppur non sia canonica con il manga, è invece canonica con l’anime. Tutti i cavalieri d’oro originali, in questi 13 episodi riescono a sbloccare la versione divina della propria armatura. Che in teoria dovrebbe essere una versione più forte, ma a me sembra solo una versione più ingombrante, poco utile a combattere, ma immagino un sacco utile a vendere action figure visto che hanno un design veramente figo.
◙ 25 settembre 2015: Saint Seiya: Soldiers' Soul
Avete presente Brave Soldiers? Ecco, questo sembra come essere una sorta di sequel spirituale. Le meccaniche sono più o meno le stesse e i personaggi giocabili sono in tutto 39, con diversi costumi alternativi. Tra le novità ci sono le armature divine della serie Soul of Gold, con ben due modalità storia, una legata alle battaglie classiche del manga (che non può mai mancare) e una legata a delle storie originali per i dodici cavalieri d’oro. Boh, una sorta di ventata di aria fresca insomma, anche se forse più che una ventata è uno spiffero. Ma meglio di niente.
◙ 29 gennaio 2016: Saint Seiya: Cosmo Fantasy – Knights of the Zodiac
RPG rilasciato per android e iOS, inizialmente conosciuto in Giappone come Saint Seiya: Zodiac Brave. Altro gioco introvabile visto che il supporto è andato down il 28 luglio 2022, ma forse qualcuno di voi ci ha giocato. Nel caso, com’era? Perché ho solo trovato info riguardanti la presenza dei personaggi classici del manga e nulla più.
◙ 19 giugno 2016: Saint Seiya: Golden Age
Temporalmente, questo manga speciale uscito per i trent’anni del franchise si posiziona al termine del Poseidon Arc e prima dell’Hades Arc. Vediamo infatti che i saint si stanno riposando dopo la guerra con Poseidon, quando davanti a loro appare la bara di una giovane donna, Astreia, dea della giustizia durante l’Età dell’Oro.
Il suo esercito, la Tribù dell’Oro, conta due esponenti importanti: Ex e Machina, entrambi con indosso cloth di origine del tutto sconosciuta, ma rappresentate come fossero parte dei saint d’oro.
◙ 21 ottobre 2016: Saint Seiya 30 shunen Kinen Gashu - Seiiki - Sanctuary
Io sta cosa non so neanche come si legge e la cover non so come si guarda. Giuro, ho fatto copia-incolla e l’ho attaccato qua, che altrimenti anche a riscriverlo lettera lettera, avrei di sicuro sbagliato qualcosa. Si tratta di un artbook pubblicato per il trentennale della saga, con immagini colorate delle mosse segrete, schede dei personaggi e tanta altra roba che piace ai lettori del manga. Diciamo che visto il contenuto informativo ed enciclopedico, lo si può prendere in considerazione come materiale canonico anche se non l’ha scritto Kurumada.
◙ 19 aprile 2017: Saint Seiya: Episode Zero
Ambientato tredici anni prima dell’inizio di Saint Seiya, Episode Zero racconta nel dettaglio il tradimento di Saga di Gemini e la fuga di Aiolos di Sagitter attraverso le dodici case. In questo frangente è costretto ad affrontare, senza volerli ferire, altri tre saint d’oro: Death Mask di Cancer, Shura di Capricorn e Aphrodite di Pisces.
Il manga è composto da tre capitoli ed è la parte iniziale di una miniserie dedicata ad espandere le storie di alcuni dei personaggi principali apparsi nel manga originale. È roba assolutamente canonica, scritta da Kurumada.
◙ 10 dicembre 2018: Saint Seiya: Saintia Sho (Anime)
Riproposizione animata di questo manga spin-off, ovviamente non canonico. Qui si urla al girl power più della scena di Avengers Endgame con tutte le eroine Marvel insieme contro Thanos. Almeno si prendono a legnate tra loro (e se ci mettessimo anche del fango?). Come nel manga, qui il nemico principale è la dea Eris. Sta povera Eris appare fin troppo nell’opera se ci fate caso. Eris è in primis il cavaliere d’argento della lucertola, ma poi anche una nemica in un film e poi una nemica in quest’opera… insomma anche Eris, come Apollo, è cattiva, punto e basta.
◙ 19 dicembre 2018: Saint Seiya: Origin
Questo manga vede protagonisti i due fratelli Kanon e Saga di Gemini, spiegando nel dettaglio il rapporto che c’è tra i due e come si è arrivati all’imprigionamento di Kanon e all’ottenimento del titolo di Pope da parte di Saga.
Questo è la seconda parte della miniserie manga destinata ad espandere la storia dei personaggi principali della serie originale. È composta da due capitoli ed è canonica, in quanto anche questa è un’opera di Kurumada.
◙ 13 maggio 2019: Saint Seiya: Galaxy Spirits
Pare che quest’app fosse disponibile già dal 2016, ma a quanto ho capito era solo per playtestare il gioco… per poi lanciarlo tre anni dopo. Playtest un po’ lunghetto, mi dicono. Comunque pare sia una sorta di action RPG che non riesco a trovare. L’ho cercato sugli store, ma le cose sono due: o non è compatibile con il mio smartphone, oppure l’hanno già tolto dalla circolazione. Approfondirò. Forse.
Ok, brevissimo aggiornamento dal me del futuro che sta revisionando questo articolo per pubblicarlo, almeno un anno dopo (forse anche due) averlo scritto: ho trovato questo sito (spero sia ancora online quando ci cliccherete sopra) dedicato tutto a questo titolo. Il problema rimane che non trovo il titolo.
◙ 19 luglio 2019: I Cavalieri dello Zodiaco: Saint Seiya
Invertiamo il nome e riproponiamo la stessa storia dell’originale, ma con le dovute modifiche e in 3D. Questa dev’essere stata la conclusione di un’annoiata riunione al reparto original di Netflix. Esistono due serie di sei episodi l’una, anche piuttosto brutte, con personaggi renderizzati malissimo in 3D neanche fosse l’epoca della PS2. Qui il torneo per l’armatura d’oro si svolge in quello che mi è sembrato tanto un garage sotterraneo. Ne è poi uscita una terza parte dedicata ai cavalieri neri, a quelli d’argento e a quelli d’oro, ma da quel che ho capito, non ha fatto molto successo, perché Netflix non sembra averne in produzione un seguito. In teoria sono a metà della scalata nel momento in cui scrivo.
◙ 12 settembre 2019: Saint Seiya Awakening
Sicuramente l’app di più successo sulla saga dei Cavalieri dello Zodiaco. A quattro anni dalla sua uscita sembra andare ancora fortissimo. È un RPG a turni in stile Final Fantasy, con una campagna in single player e il PVP. Di base si possono sbloccare personaggi provenienti dalla saga per potenziarli (il classico sistema a stelle) e andare a fare i culi ai classici boss come i cavalieri d’oro e roba così. Ovviamente si possono sbloccare anche i cavalieri d’oro e le skin alternative. Non ho ancora avuto il piacere di giocarci, ma non sembra affatto male.
◙ 19 dicembre 2019: Saint Seiya: Destiny
Anche questa storia vede protagonista Kanon e Saga di Gemini, in particolare si scopre come sono riusciti a ottenere l’armatura di Gemini.
Terza e ultima parte della miniserie destinata ad espandere la storia dei personaggi principali del manga originale. È composta da un singolo capitolo. Si vede che Kurumada voleva scrivere, ma non proprio tantissimo. Ecco perché delle sue ultime tre opere, una ha tre capitoli, l’altra due e l’ultima uno. Sembra quasi un contentino mentre continua a guadagnare dalle revenue dell’opera, con i diritti concessi a destra e a manca, pur di lucrarci sopra.
◙ 28 gennaio 2020: I Cavalieri dello Zodiaco - Episode G: Requiem
In quest’ultima parte di Episode G, i ciclopi attaccano il Santuario e la Terra, mettendo a ferro e fuoco il pianeta. Tutte le costellazioni e le cloth vengono distrutte e tutti i saint sono morti. Ah, che bella l’apocalisse. Non spoilero oltre, andatevi a leggere la storia… alla fine non è poi così malvagia, almeno dai vari riassunti che ho letto… ve l’ho detto, io non leggo manga. Mai. L’opera è stata conclusa con il capitolo 30, pubblicato il 02 luglio 2022.
◙ 27 febbraio 2020: Saint Seiya Shining Soldiers
Quest’app non è durata neanche un anno. Uscita a fine febbraio del 2020, già a inizio gennaio del 2021 hanno detto: sai che c’è? Ma anche sto cazzo. E niente, è finita così. Cos’era? Boh, la sua pagina di Wikipedia magari vi potrà aiutare ad approfondire, io mi limito a rubarne qualche info visto che non posso giocarci nemmeno volendo. Pare fosse una sorta di GDR-picchiaduro dalla grafica pseudofumettosa, con i classici banner dei gatcha da cui sbloccare nuovi personaggi. Anche qui, ovviamente c’è la scalata alle dodici case, perché che fai, te ne privi? È pur sempre un gioco dei cavalieri dello zodiaco.
◙ 19 dicembre 2020: Saint Seiya: Dark Wing
Questo è il manga che più si allontana dalle vicende dell’anime principale, ambientato in un universo che ha visto tutt’altra linea temporale (ed era pure ora, bravo Kenji Saito). Il protagonista è un diciassettenne, Shoichiro Tokito, che parte in nave per un viaggio allo scopo di imparare nuove lingue straniere. Nel tragitto la nave viene affondata da un raggio di luce e lui viene divorato da una viverna che appare dal fondo. Si risveglia però un anno dopo nell’Elysion, quando viene scelto da Hades come nuovo spectre di Wyrm. Shoichiro deciderà di utilizzare la sua surplice e i suoi nuovi poteri per fronteggiare la minaccia di Hades ed impedire una nuova guerra sacra. E questo era un piccolo prologo/riassunto. Dai, non sembra proprio bruttissimo, ma non vedevo l’obbligo di ripescare Hades come nemico principale: esistono tipo altri diecimila dei che si possono utilizzare, basta maltrattare sempre gli stessi, fate lavorare anche gli altri.
◙ 12 luglio: Saint Seiya Legend of Justice
Al momento in cui pubblico (siamo nel gennaio del 2024), Legend of Justice è l’ultima app, in termini temporali, dedicata ai cavalieri dello zodiaco. Sembra andare abbastanza forte anche questa e, devo essere sincero, dopo aver visto un paio di gameplay su youtube, un pensierino a scaricarla ce lo sto anche facendo. Si tratta di un action RPG dove i personaggi si sbloccano sempre con i famosi frammenti e che ripercorre sempre le vicende del manga. C’è anche la saga di Hades, giusto per variare un attimo dalla solita scalata alle dodici case.
◙ 16 settembre 2022: Saint Seiya: Kaio Saiki - Rerise of Poseidon
Hanno ripescato Ares e il Sanctuary decine di volte, molestato Hades altrettante, ma stranamente Poseidon non se l’era cagato nessuno. Poveretto. Ecco quindi l’ennesimo manga spin-off, pubblicato sulla rivista Red Champion, che prende i cavalieri e li rimette a combattere contro il dio dei mari ancora una volta. Perché se una saga ha fatto schifo, la si può sempre riprendere per farle fare ancora più schifo. Come disse il saggio: “se hai fallito una volta, non disperare e riprova. Puoi fallire altre mille volte“.
◙ 30 settembre 2022: Saint Seiya: Time Odyssey
Letteralmente i Cavalieri dello Zodiaco a spasso nel tempo. Questo manga, di origine francese prende i personaggi della serie e li costringe a muoversi temporalmente per contrastare il dio tempo, Chronos, che vuole riscrivere il passato, il presente e il futuro, andando a costruire l’orologio del giorno del giudizio. Tutto solo per diventare la tredicesima divinità del pantheon greco. Praticamente la trama è solo su un povero dio che vuole essere accettato dai bambini più grandi. E invece no, pizze in faccia per il poverello.
Tutto il resto
Nella lunghissima trafila di roba che avete appena letto (anche se non ci credo che l’avete davvero letta tutta), ho inserito tutte quelle opere che hanno un minimo di trama. Ma credete davvero che la saga dei Cavalieri dello Zodiaco si possa fermare qui? Ovviamente no. La regola di ogni franchise è quello di spremere soldi dai fan finché esisteranno dei fan.
- Anime Comics: Cosa diavolo è un anime comic? Beh me lo sono chiesto anche io mentre facevo le ricerche per questo articolo. Si tratta di particolari volumi cartacei che riportano in formato manga quelle storie che la Toei ha pubblicato in forma di anime. In poche parole, se gli anime sono tratti dai manga, gli anime comic altro non sono che i manga tratti dai filler degli anime. Esistono anime comic solo dei primi quattro film, poi hanno smesso di produrli… forse si sono resi conto che già i film facevo pena da soli e i giapponesi non volevano rivivere quelli orribili momenti e buchi di trama anche in formato manga (e spendere altri soldi). Quindi riassumendo, stiamo parlando di una singola serie di quattro volumi che arrivò in Italia pubblicata da Star Comics quando ancora c’erano le lire e si stava passando all’euro. Ah, il dicembre 2022 era un momento magico. Niente di estremamente raro eh, ma sicuramente si tratta di quelle chicchette a cui il collezionista comune non pensa.
- Drama CD: Prima di iniziare, una piccola nota: esistono dei CD drama ufficiali della serie, che non ho inserito nella lista perché non avrei saputo cosa dire per ogni cd visto che alla fine, un cd drama è giusto un audioriassunto della serie. Praticamente quello che un qualunque youtuber può fare ora su internet, prima era fatto in versione podcast (antico) su cd. Ehi quasi quasi ci faccio un podcast anche io… mi segno anche questo tra le idee.
- Musical: Di certo non ci si potrebbe mai privare di un musical giapponese in cui uomini in tutina di spandex urlando cose cringissime a tempi di musica, vero? Vero. Nel 1991 la Bandai finanziò uno spettacolo che inscenasse in musical la storia delle dodici case e del Poseidon Arc. Il tutto con i cinque protagonisti interpretati da una boyband nipponica dell’epoca: gli SMAP. Io non ho idea di chi siano, ai miei tempi (lo dico come gli anziani al baretto) c’erano i Blue e i Backstreet Boys. Non paghi di questa trashata, nel 2011 fu proprio Kurumada stesso ad annunciare un nuovo musical: Saint Seiya Super Musical, che rinarrava le vicende del primo film fillerone.
- Soundtrack: Come ogni buon franchise che si rispetti, anche per la saga dei Cavalieri dello Zodiaco hanno tirato fuori infiniti CD di soundtrack. Se rimanessi qui a elencarveli tutti, sarei più noioso di un prete durante un’omelia, quindi facciamo una cosa: io vi lascio qui la pagina di saint-seiya.it dove ne ho trovato una lista completa e voi poi mi ringraziate venerandomi ed erigendo statue in mio onore.
- Saint Seiya il Mito: chiudo l’articolo con un fangame che mi è capitato di trovare sullo store di google mentre cercavo le varie info sulle app. Il gioco è interamente in italiano e con la grafica del Super Nintendo di altri tempi. Credo che il gioco sia fatto in RPG Maker (così, a naso), ma vanta recensioni migliori dei giochi ufficiali e c’ha un gran bel numero di download. Visto che a crearlo sono stati dei fan, magari si potrebbe sempre provarlo.
Ok, questo lungo listone finisce qui. Visto che il brand non è stato abbandonato, anzi, è in completo rilancio, tornerò ad aggiornare questa lista man mano che recupero informazioni sulle prossime opere/avventure/fillerate con dentro i nostri cavalieri delle stelle. Non lo nego: realizzare questo articolo è stato un parto durato diversi anni. Non solo perché recuperare tutte le info, alcune direttamente dal giapponese, è stato un casino (e non vi dico le immagini), ma anche perché inizialmente tutta sta roba doveva essere l’incipit di una maxi enciclopedia che avrei voluto scrivere riguardante Tutte le Armature dei cavalieri dello Zodiaco. Ho proposto il progetto proprio a Star Comics durante il Lucca Comics del 2022, ma non è stato accettato (o meglio, non hanno risposto, quindi credo proprio che lo abbiano rifiutato). Magari riproporrò il progetto su questo blog piano piano. Molto, molto piano.