I From the Vault li abbiamo visti tutti nel loro insieme, ognuno con la sua bella lista di carte promo foil e alcune pure con alt alternativa. Una serie che ha veramente innescato il mio lato collezionista quando uscì, facendomi rimpiangere più di ogni altra cosa il mio essere povero. E lo sappiamo, se si è poveri non si può essere collezionisti… a meno di non collezionare disagi e brutte esperienze. Ma queste non sono proprio una mia passione. Ma sto divagando, torniamo a parlare della ciccia dell’articolo: From the Vault Dragon.
L’idea è quella di capire insieme a voi il perché di ogni carta inserita nel cofanetto. Alcune a mio parere non hanno proprio senso, mentre altre, per quanto importanti, le avrei tralasciate.
Sommario
Alaspada il Risorto - Bladewing the Risen

La storia di Rorix Alaspada non è che sia proprio interessante. È una di quelle sidestory molto marginali che accompagnano il set di Assalto. Si ritrovò a combattere nell’Arena della Città della Cabala, dove venne sconfitto e ucciso da Phage, per poi risorgere grazie ai chierici.
Sebbene non sia questo granché al livello di lore, Bladewing the Risen è una di quelle carte che a guardarla la si vedrebbe proprio bene come comandante di un mazzo draghi commander. Quindi direi che è perfetta per questo cofanetto.
Nibbio Infernale di Bogardan - Bogardan Hellkite

È uno di quei draghi che è stato giocato per molto, molto tempo, nel suo vecchio standard (e anche nell’extended quando esisteva). Entra e fa rimozione, quindi non solo è un 5/5 volante, ma elimina anche roba fastidiosa in campo. E di modi per giocarlo senza pagare il costo di mana ci sono… e sono anche tanti! Uno su tutti è la combo con un’altra carta di questo From the Vault: Dracotempesta.
Non ha una vera e propria lore alle spalle, semplicemente è un Nibbio Infernale che abita l’isola di Bogardan.
Draco

Venne inserito in From the Vault Dragons per far vedere che esistono anche draghi incolori. Ho cercato un po’ di liste standard dell’epoca e non ne ho trovata neanche una che lo giocasse, anche se lo si poteva vedere in alcune remote liste legacy.
Sostanzialmente credo sia stato inserito proprio perché era l’unico drago incolore. Secondo me ha solamente occupato un posto per una carta che ci sarebbe stata decisamente meglio. Anche perché la sua lore non è attualmente conosciuta.
Cucciolo di Drago - Dragon Whelp

Ai tempi di Alpha e Beta, quando Magic the Gathering ancora non era conosciutissimo e il pool di carte era veramente piccolo, Dragon Whelp era un must dei mazzi rossi, che potevano contare su un volante a un costo relativamente basso. Ora come ora non lo considerebbe nessuno, ma nel 1993-94 era importantissima come creatura evasiva.
La sua presenza nel cofanetto è quindi da considerarsi più per una questione storica. Al livello di lore non sappiamo molto se non che è un cucciolo di drago (chi lo avrebbe mai detto?). Vista la sua abilità lo si potrebbe considerare un cucciolo di Drago di Shivan, visto che lo stesso sembra una diretta evoluzione, come fosse un pokemon, ma con meno bambini in mezzo.
Dracotempesta - Dragonstorm

Uscita con Flagello, divenne subito una delle chiusure alternative del mazzo storm, che tramite carte come Canzone Ribollente puntavano ad accumulare tanto mana in un turno (lanciando anche diverse magie), per poi lanciare Dracotempesta e mettere in campo i draghi del mazzo. E il preferito di questa combo era sicuramente il Nibbio Infernale di Bogardan (dopo l’uscita di Visione Futura, ovviamente).
Nel caso di una sua ristampa, non mi dispiacerebbe vedere il ritorno di un mazzo draghi che vince di storm… anche perché io sono stato un giocatore di UR storm per anni e avrei tanto voluto chiudere con un esercito di draghi in campo.
Drago d'Ebano - Ebon Dragon

Altra carta nosense in questo cofanetto. I draghi esistono anche neri… e ok, non siamo razzisti, fin qui tutto bene, ma la sua presenza è a parer mio uno spreco di spazio. Non era giocato ai tempi di Portal e non ha neanche una lore. È solo un drago nero.
Se quindi non ha una lore, non era giocato e non è una carta storica, perché è qui? No, sul serio, se avete una teoria ditemelo perché io proprio non lo riesco a capire. Sembra più che altro una di quelle carte inserite come filler, più o meno come tutto questo paragrafo.
Forma del Drago - Form of the Dragon

Sicuramente una carta che ho adorato giocare, sia nel vecchio standard che in commander. E si, ero forse l’unico a giocarla davvero, in accoppiata con il blu per counterare o col verde per rampare.
Capisco il nome riferito ai draghi, ma sostanzialmente è l’unica cosa che effettivamente la collega. Nella lore rappresenta Sarkhan che si trasforma in drago (anche se ai tempi di Flagello, Sarkhan non era neanche stato immaginato), ma si ferma lì. Sinceramente come scusa non basta per inserirla… non con la quantità di altri draghi che si sarebbe potuta inserire.
Signore Supremo dei Nibbi infernali - Hellkite Overlord

Non che all’epoca fosse molto giocato (e non lo è tutt’ora), ma è un bestione grosso che sicuramente rende l’idea di drago. È il più grande dei nibbi infernali e… null’altro. Non ha infatti una lore molto sviluppata, è solo una carta da limited molto forte per quello che era il frammento di Jund in Alara.
Insomma, si tratta di una carta che non ha né glorie, né infamie e sostanzialmente è passata in sordina per tutti i giocatori di costructed. Certo, starebbe bene in commander, ma anche qui ci sono delle carte decisamente migliori che si possono utilizzare.
Kokusho, Stella della Sera - Kokusho, the Evening Star

Kokusho nella lore non è che sia proprio importante, ma era molto più interessante come carta da combo ai tempi in cui Kamigawa era in standard. Per quella che era la regola di allora, giocando un secondo permanente leggendario con lo stesso nome, tutti e due finivano al cimitero. Quindi si giocavano in coppia (in alcune combo anche tutto il playset) ed ecco che l’oppo perdeva 10 o addirittura 20 punti vita!
Credo che sia presente nel cofanetto non solo come carta storica e giocabile, ma anche come esponente del ciclo di draghi spirito di Campioni di Kamigawa.
Nicol Bolas

Ed eccolo, è proprio lui, il main villain di Magic the Gathering, il personaggio che ha causato morte e distruzione più di ogni altro… Nicooool Bolaaaas! Un applausone!
Questa versione però lo vede proprio all’inizio della sua vita cartacea, quando ancora era in lotta nella guerra con gli altri draghi antichi per il dominio del piano. All’epoca era giocato? Si, ma stiamo parlando di taaaanto tempo fa. Ora la carta in sé non ha questa grandissima utilità, ma sicuramente la sua presenza nel Vault è giustificata dall’importanza storica e di lore.
Niv-Mizzet, il Mentefiamma - Niv-Mizzet, the Firemind

ho letteralmente amato questa carta (e questo drago) fin dalla sua uscita. Molto importante nella lore di Ravnica, in quanto non solo è il Parun degli Izzet, ma è anche diventato il nuovo patto delle gilde vivente.
La prima versione di Niv-Mizzet è ancora giocatissima in quanto protagonista indiscussa di una fortissima combo da modern o commander, con carte tipo Curiosità. Carta quindi non solo importante al livello di lore e giocabilità, ma anche con un certo peso storico: approvata!
Rith, il Risvegliatore - Rith, the Awakener

Altra carta di cui non capisco l’inserimento. Si, ok, Rith è un drago non dico forte, ma almeno interessante… ma non ha altro. Scelto probabilmente in quanto esponente del ciclo dei draghi primevei, non ha una lore molto espansa, anche se comunque ha avuto la sua piccola storia durante l’Invasione.
Carta quindi che non brilla per lore e che all’epoca non ebbe molta giocabilità. Neanche ora in realtà, visto che tra gli stessi draghi primevei c’è gente decisamente più forte. Forse tra tutti è stato scelto perché comprendeva il bianco… boh.
Drago di Shivan - Shivan Dragon

Il Drago di Shivan è il drago per antonomasia, quantomeno per chi ha iniziato a giocare negli anni ‘90. Un coso grosso che vola e si può potenziare un numero imprecisato di volte… all’epoca poteva far partita da solo. Curioso che oggi sarebbe buono solo in limited… e neanche.
Sicuramente ha un grandissimo valore storico, anche se in quanto a lore scarseggia pesantemente. Rappresenta un generico drago di Shiv, isola nota anche (e soprattutto) per i suoi draghi.
Thunder Dragon

Un drago dal valore, forse, storico, ma diciamocelo: totalmente inutile. Non era giocato e non ha accenni di lore di alcun tipo. Siamo sinceri, non è neanche troppo forte… diciamo che è una di quelle rare che la guardi e fai “meh” se le becchi in limited e forse la picki se stai andando rosso per tenere a bada sciami di token verdi o bianchi.
Drago a Due Teste - Two-Headed Dragon

Altro drago poco giocato e con nessuna lore alle spalle. Sostanzialmente è il drago di Maschere di Mercadia (per tradizione più o meno tutte le espansioni di Magic hanno almeno un drago) e null’altro. Veramente non capisco perché omaggiarlo con la presenza in questo cofanetto. Ma vabbè, è la Wizards.
Da quel che abbiamo visto è chiaro che mamma Wizzy abbia voluto racchiudere in un cofanetto tutta l’essenza dei draghi, cercando di inserire almeno un drago per colore, compreso l’incolore e almeno un drago per ogni ciclo importante. Quindi abbiamo un drago antico, un drago primevo, un drago di Kamigawa e… boh, diversi draghi di cui fondamentalmente non interessa niente a nessuno. Si, capisco che non potevano mettere troppe carte bomba tutte nello stesso cofanetto, ma diciamo che potevano scegliere roba molto più interessante.